Resident Evil 4 HD Ultimate Edition
Ciò che Resident Evil 4 ha rappresentato per gli
amanti della saga è un argomento ancora dibattuto, ma anche uno di
quelli che in fin dei conti potrebbe concludersi con una sostanziale
parità tra due diversi tipi di preferenze. Tra chi ci ha visto un netto e
definitivo taglio con le origini – difficile da sopportare – e chi
invece lo ha accolto come una naturale evoluzione che ha portato
all’ultimo grande Resident Evil, poco importa da quale parte stia la
ragione: l’apprezzamento del pubblico e della critica hanno insignito il
quarto episodio canonico della serie come l’ultimo capolavoro del
maestro Shinji Mikami, il miglior commiato prima di abbandonare Capcom
ed entrare a far parte di Clover Studio.
“La campana!”
Al di là dei gusti personali di ciascuno, Resident Evil 4
fu un titolo semplicemente imperdibile e mostrò al contempo uno
svecchiamento delle meccaniche di gioco e un nuovo modo di intendere gli
sparatutto in terza persona, con innovazioni di sostanza e una visuale
ravvicinata che è stata emulata a più riprese da praticamente tutti i
giochi del genere che uscirono in quel periodo e negli anni appena
successivi.
La versione che arriva oggi sulle console di
questa generazione è l’ennesima riedizione di un gioco uscito, a partire
dal GameCube, un po’ ovunque. E che a distanza di oltre dieci anni
riesce a mantenere intatto il suo grande fascino.
La storia di Resident Evil 4
la conosciamo tutti. Leon Kennedy, dopo l’annientamento di Raccoon City
e la conseguente “uscita di scena” della Umbrella Corporation è
maturato e ha assunto un nuovo ruolo, diventando di fatto l’uomo
designato per la missione di ricerca e recupero della figlia del
presidente degli Stati Uniti: Ashley.
Nell’avventura, oltre a
un più smaliziato Leon, controllavamo la ragazza durante alcune sezioni
che cambiavano un po’ il ritmo di gioco e presentavano dei puzzle
interessanti, mentre in altre bisognava garantirle l’incolumità durante
gli impietosi assalti delle creature. Ne usciva fuori un action con
venature horror dal ritmo pressoché perfetto, capace di essere
impegnativo e mai frustrante, ben calcolato e coinvolgente: in pieno
stile Mikami. Se siete tra i pochi a non aver giocato Resident Evil 4, magari per motivi legati alla giovane età, trovate diverse versioni a un prezzo più conveniente rispetto a quest’ultima,
che è oltretutto solo un pigro porting della versione PC incapace di
offrire una spinta al riacquisto per coloro che già lo possiedono.
Re-Resident Evil
Nell’operazione di “re-release” che Capcom ha messo in atto con gli ultimi capitoli di Resident Evil, questo
quarto episodio è di certo quello che necessitava di maggior cura per
ovvie ragioni dipendenti dal tempo trascorso e dal salto tecnologico,
motivo per cui era lecito aspettarsi qualcosa in più dal punto di vista
delle migliorie tecniche, che invece latitano. Vi basti pensare
infatti che questa riproposizione della remastered ha ben pochi pregi,
alcuni dei quali mettono purtroppo in luce tutti gli innegabili segni
dell’età. Potrete giocarlo a 1080p e 60 fps, tuttavia capitano dei rari e
lievi cali di frame rate che però non influiscono sulla godibilità
(ancora altissima) del titolo. Buono il sistema di illuminazione, che
assieme alla maggior definizione degli elementi più di rilievo (come i
personaggi e alcuni oggetti in primo piano), non fa altro che mettere in
luce il resto delle texture su cui francamente c’era bisogno di un po’
di lavoro aggiuntivo. Se non altro, per evitare di far vedere all’utente
delle evidenti differenze di qualità all’interno delle ambientazioni.
Si
tratta insomma di un’operazione commerciale che da una parte serve solo
per fare cassa, mentre dall’altra vuole dare un’ulteriore possibilità a
tutti gli utenti di giocare agli ultimi tre capitoli prima dell’arrivo
di Resident Evil 7, da cui ci si aspetta una prova convincente, che possa risollevare le sorti di una serie in piena crisi d’identità.
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