God of War 2
Comparso come un fulmine a ciel sereno , God Of War ha saputo calamitare su di sé l’attenzione di tutti i videogiocatori, grazie alla sua ottima realizzazione tecnica, accompagnata da una trama e un’azione di gioco ai massimi livelli. Sony Computer Entertainment America ha capito di aver creato un vero e proprio “mostro”, quindi un seguito (e anche di più) era d’obbligo. Inizialmente la scelta di svilupparlo per la “vecchia” PlayStation 2 non era stata vista di buon occhio, vista l’imminente uscita della nuova console Sony, ma, sicuramente, in un’ottica di vendite ed ottimizzazione, è stata quella giusta, dando la possibilità agli sviluppatori di Santa Monica Studios di spingere al limite il motore grafico sviluppato per il titolo originale e dedicarsi maggiormente ad elementi quali trama e gameplay. Saranno riusciti a confezionare un prodotto all’altezza del precedente?
Il Dio della Guerra torna mortale
God Of War racconta le avventure di Kratos, un generale spartano, che, nel primo capitolo, ha combattuto e ucciso Ares, il dio della guerra, per sete di vendetta, per punirlo di quello che aveva fatto a lui ed alla sua famiglia. Divenuto egli stesso il nuovo Dio della Guerra e stabilitosi nel monte Olimpo, nonostante i suoi poteri divini, il nostro eroe non è per nulla soddisfatto e continua a comandare l’esercito di Sparta, facendogli conquistare città dopo città. Questo comportamento non viene accettato dagli altri dei dell’Olimpo, tra i quali Atena, che lo tradisce una volta che Kratos si getta sulla Terra per distruggere la città di Rodi, facendogli perdere tutti i poteri divini. In seguito alla distruzione del colosso, Kratos tuttavia è quasi privo di energie ed arriva proprio Zeus, il signore dell’Olimpo, a dargli il colpo di grazia, uccidendolo. Risvegliato dall’Ade dal titano Gaia, al nostro eroe viene data la possibilità di vendicarsi, tornando in vita e cercando le sorelle del Destino, le uniche in grado di riportarlo all’istante prima del tradimento di Zeus per cambiare il corso degli eventi.
Un Dio tra gli uomini
Il gameplay di God Of War II è rimasto invariato al precedente capitolo. Ci troviamo di fronte quindi ad un action game in terza persona sulla falsariga di Devil May Cry di Capcom o Ninja Gaiden del Team Ninja. Le armi principali ancora una volta saranno costituite dalle “Lame del Caos”, delle specie di spade/fruste legate direttamente alle braccia del nostro eroe, che quindi svolgono una doppia funzione. Ovviamente, durante la nostra avventura, non mancheranno altri strumenti di morte da raccogliere, come un gigantesco martello barbaro, oppure la Lancia del Destino, ognuna potenziabile spendendo in modo ragionato l’energia rossa che si raccoglie una volta uccisi i nemici. Oltre alle classiche armi “fisiche” avremo a disposizione anche arti magiche e poteri speciali che ci verranno donati di volta in volta dai titani (e non dagli Dei come nel primo episodio), che ci aiuteranno in quanto anche loro in collera con Zeus dato che, secondo la mitologia greca, lui li ha uccisi, oppure incatenati o imprigionati, nonostante essi siano i suoi genitori. Tra questi posso citare “la furia dei Titani” che ci trasformerà temporaneamente in una specie di uomo fiammeggiante con la possibilità di limitare i danni inferti dal nemico ed aumentare invece i nostri, così come di effettuare combo ancora più distruttive e spettacolari, oppure le “Ali di Icaro” che ci permettono di volare.
Il sistema di controllo è semplice ed immediato e sfrutta in maniera magistrale il controller Dual Shock 2: X viene utilizzato per saltare, O per le prese, Quadrato per gli attacchi orizzontali e Triangolo per quelli verticali. L1 viene usato per mettersi nella posizione di parata e respingere i colpi dei nemici, L2 per richiamare la magia prescelta attraverso l’uso della croce digitale ed R1 aprire scrigni o porte. Particolarmente utile lo stick analogico destro per schivare i colpi degli avversari. Sono tornati ovviamente tutti i minigiochi alla QTE per “terminare” gli avversari con “fatality” spettacolari, che danno il meglio di sé durante gli scontri con i boss, fortunatamente questa volta presenti in numero più massiccio rispetto al primo God Of War, piuttosto deludente da questo punto di vista. Il bestiario che dovremo affrontare è vasto e comprende un numero molto ampio di creature provenienti dalla mitologia greca, si va quindi dai minotauri ai non morti, ciclopi, arpie, gorgoni e tanto altro ancora.
Una delle piccole novità introdotte in God Of War II sono le sezioni in volo in sella a Pegaso, il mitico cavallo alato. In queste sequenze la frenetica azione di gioco lascia spazio a pochi colpi ai grifoni avversari per poi finirli con il classico minigioco, che vedrà il nostro Kratos tagliare loro entrambe le ali per poi saltare nuovamente sul suo destriero.
Gli enigmi presenti non si discostano da quelli classici, quindi saranno basati sulle classiche trappole e trabocchetti da risolvere con l’attivazione di meccanismi come manovelle o leve, oppure il posizionamento corretto di statue ed altri oggetti su interruttori.
La longevità è garantita dall’avventura principale, la cui durata è stimabile sulla decina di ore, coadiuvata dalla possibilità di ripeterla su più livelli di difficoltà e numerose prova extra da affrontare una volta terminata la modalità storia, insieme ad una buona quantità di materiale bonus da sbloccare. Un vero peccato per il finale, che lascia in sospeso la storia ma ci lascia presagire cosa potrebbe succedere nel terzo capitolo della serie, già annunciato per la nuova ammiraglia Sony.
Il gameplay di God Of War II è rimasto invariato al precedente capitolo. Ci troviamo di fronte quindi ad un action game in terza persona sulla falsariga di Devil May Cry di Capcom o Ninja Gaiden del Team Ninja. Le armi principali ancora una volta saranno costituite dalle “Lame del Caos”, delle specie di spade/fruste legate direttamente alle braccia del nostro eroe, che quindi svolgono una doppia funzione. Ovviamente, durante la nostra avventura, non mancheranno altri strumenti di morte da raccogliere, come un gigantesco martello barbaro, oppure la Lancia del Destino, ognuna potenziabile spendendo in modo ragionato l’energia rossa che si raccoglie una volta uccisi i nemici. Oltre alle classiche armi “fisiche” avremo a disposizione anche arti magiche e poteri speciali che ci verranno donati di volta in volta dai titani (e non dagli Dei come nel primo episodio), che ci aiuteranno in quanto anche loro in collera con Zeus dato che, secondo la mitologia greca, lui li ha uccisi, oppure incatenati o imprigionati, nonostante essi siano i suoi genitori. Tra questi posso citare “la furia dei Titani” che ci trasformerà temporaneamente in una specie di uomo fiammeggiante con la possibilità di limitare i danni inferti dal nemico ed aumentare invece i nostri, così come di effettuare combo ancora più distruttive e spettacolari, oppure le “Ali di Icaro” che ci permettono di volare.
Il sistema di controllo è semplice ed immediato e sfrutta in maniera magistrale il controller Dual Shock 2: X viene utilizzato per saltare, O per le prese, Quadrato per gli attacchi orizzontali e Triangolo per quelli verticali. L1 viene usato per mettersi nella posizione di parata e respingere i colpi dei nemici, L2 per richiamare la magia prescelta attraverso l’uso della croce digitale ed R1 aprire scrigni o porte. Particolarmente utile lo stick analogico destro per schivare i colpi degli avversari. Sono tornati ovviamente tutti i minigiochi alla QTE per “terminare” gli avversari con “fatality” spettacolari, che danno il meglio di sé durante gli scontri con i boss, fortunatamente questa volta presenti in numero più massiccio rispetto al primo God Of War, piuttosto deludente da questo punto di vista. Il bestiario che dovremo affrontare è vasto e comprende un numero molto ampio di creature provenienti dalla mitologia greca, si va quindi dai minotauri ai non morti, ciclopi, arpie, gorgoni e tanto altro ancora.
Una delle piccole novità introdotte in God Of War II sono le sezioni in volo in sella a Pegaso, il mitico cavallo alato. In queste sequenze la frenetica azione di gioco lascia spazio a pochi colpi ai grifoni avversari per poi finirli con il classico minigioco, che vedrà il nostro Kratos tagliare loro entrambe le ali per poi saltare nuovamente sul suo destriero.
Gli enigmi presenti non si discostano da quelli classici, quindi saranno basati sulle classiche trappole e trabocchetti da risolvere con l’attivazione di meccanismi come manovelle o leve, oppure il posizionamento corretto di statue ed altri oggetti su interruttori.
La longevità è garantita dall’avventura principale, la cui durata è stimabile sulla decina di ore, coadiuvata dalla possibilità di ripeterla su più livelli di difficoltà e numerose prova extra da affrontare una volta terminata la modalità storia, insieme ad una buona quantità di materiale bonus da sbloccare. Un vero peccato per il finale, che lascia in sospeso la storia ma ci lascia presagire cosa potrebbe succedere nel terzo capitolo della serie, già annunciato per la nuova ammiraglia Sony.
Aspetto Tecnico
Dal punto di vista grafico il lavoro svolto dagli abili programmatori di Santa Monica Studio è stato senza dubbio sublime, riuscendo a superare i fasti del primo episodio. Gli ambienti di gioco sono enormi e con una cura nei dettagli maniacale, ma quello che stupisce maggiormente è il senso di vastità. Infatti certe volte possiamo assistere a panoramiche assolutamente sbalorditive, che fanno sembrare il luogo in cui ci siamo trovati sino ad ora solo una piccola parte di uno scenario sterminato. Tutto questo senza caricamenti, visto che il titolo effettua uno streaming costante dei dati da DVD e non saranno presenti le classiche schermate “Now Loading” da una sezione all’altra. Anche i modelli poligonali dei personaggi denotano una modellazione davvero sensazionale, che culmina nella realizzazione degli enormi boss. Ottime anche le animazioni e gli effetti di luce. Se proprio vogliamo trovare qualche difetto possiamo citare la mancanza del V-Sync, cosa che ogni tanto, soprattutto durante le inquadrature più lontane, fa apparire il fenomeno del tearing, oppure qualche rallentamento nei momenti in cui lo schermo è particolarmente affollato, ma nulla di cui preoccuparsi. Da menzionare il supporto al formato widescreen 16:9 e la modalità a scansione progressiva 480p.
Il comparto sonoro è semplicemente “divino”, con musiche orchestrali che sarebbero adatte anche ad un colossal hollywoodiano, il tutto poi perfettamente adatto alle scene visualizzate, con il coro che riesce ad emozionare il giocatore aumentando il pathos e la partecipazione. Anche il doppiaggio in inglese è “stellare”, con la partecipazione di artisti famosi come Linda Hunt nei panni di Gaia, Harry Hamlin come Perseo o Corey Burton voce del signore dell’Olimpo, Zeus. Anche il doppiaggio in lingua italiana è risultato di buona qualità come il precedente episodio
Dal punto di vista grafico il lavoro svolto dagli abili programmatori di Santa Monica Studio è stato senza dubbio sublime, riuscendo a superare i fasti del primo episodio. Gli ambienti di gioco sono enormi e con una cura nei dettagli maniacale, ma quello che stupisce maggiormente è il senso di vastità. Infatti certe volte possiamo assistere a panoramiche assolutamente sbalorditive, che fanno sembrare il luogo in cui ci siamo trovati sino ad ora solo una piccola parte di uno scenario sterminato. Tutto questo senza caricamenti, visto che il titolo effettua uno streaming costante dei dati da DVD e non saranno presenti le classiche schermate “Now Loading” da una sezione all’altra. Anche i modelli poligonali dei personaggi denotano una modellazione davvero sensazionale, che culmina nella realizzazione degli enormi boss. Ottime anche le animazioni e gli effetti di luce. Se proprio vogliamo trovare qualche difetto possiamo citare la mancanza del V-Sync, cosa che ogni tanto, soprattutto durante le inquadrature più lontane, fa apparire il fenomeno del tearing, oppure qualche rallentamento nei momenti in cui lo schermo è particolarmente affollato, ma nulla di cui preoccuparsi. Da menzionare il supporto al formato widescreen 16:9 e la modalità a scansione progressiva 480p.
Il comparto sonoro è semplicemente “divino”, con musiche orchestrali che sarebbero adatte anche ad un colossal hollywoodiano, il tutto poi perfettamente adatto alle scene visualizzate, con il coro che riesce ad emozionare il giocatore aumentando il pathos e la partecipazione. Anche il doppiaggio in inglese è “stellare”, con la partecipazione di artisti famosi come Linda Hunt nei panni di Gaia, Harry Hamlin come Perseo o Corey Burton voce del signore dell’Olimpo, Zeus. Anche il doppiaggio in lingua italiana è risultato di buona qualità come il precedente episodio
Commenti
Posta un commento