God of War 1
Kratos, il protagonista della storia, è un uomo tormentato dal suo passato. Per ritrovare la pace con se stesso accetta di servire gli Dei dell’Olimpo in una missione al limite dell’impossibile: sconfiggere un DIO! La sceneggiatura di GOW non è molto complessa, ma quel poco che c’è è abilmente frammentato durante il corso dell’avventura, portando il giocatore a scoprire il passato del proprio alter ego un po’ alla volta. Proprio alla luce di questi fatti, preferirei non rivelarvi altro sul plot del gioco e comincerei a descrivervi il resto.
Da soli contro un Dio
Forte di un gameplay a metà tra Tomb Raider e Prince of Persia, God Of War è ambientato (come facilmente dovreste aver intuito dalla prefazione) nell’affascinante universo della mitologia greca.
Il gioco è strutturato come un classico action-adventure che riunisce a regola d’arte combattimenti, enigmi e esplorazione.
Kratos deve recarsi ad Atene per sconfiggere il Dio Ares e durante il viaggio dovrà combattere le orde demoniache del malvagio Dio della guerra avvalendosi di un paio di spade incatenate ai propri polsi. Tali armi ci consentono numerosi tipi di attacchi differenti, grazie ad un sistema di combo molto vario. In questo modo si può colpire i nemici a distanza piuttosto che in spazi più ravvicinati, lanciarli in aria e riprenderli al volo o addirittura farli roteare e lanciarli addosso agli altri! Proseguendo nell’avventura inoltre è possibile (nonché necessario) impadronirsi di una nuova arma, e imparare alcune tecniche magiche indispensabili per risolvere alcuni enigmi, o sconfiggere determinati mostri. Strappando la testa alla celeberrima Medusa ad esempio, guadagniamo la possibilità di pietrificare i nostri avversari, o grazie ai fulmini donati da Zeus, saremo in grado di scagliare saette per colpire nemici molto distanti da noi. Ogni arma o magia ottenuta nel gioco è inoltre potenziabile grazie ai globi rossi che si ottengono sconfiggendo i nemici, o aprendo specifici bauli nascosti. Proprio come in un RPG, è possibile assegnare questi globi alle abilità di Kratos come meglio crediamo. Facendo salire di livello i suddetti poteri, non solo si aumenta la loro forza, ma addirittura si aggiungono poteri ai nostri attacchi, facendo guadagnare nuovi tipi di combo alle armi, o attacchi magici ai poteri donatici dagli Dei.
Un’altra caratteristica fondamentale di GOW è il sistema di combattimento basato su alcune sequenze precalcolate. Infatti, indebolendo alcuni nemici, comparirà sulla loro testa il simbolo cerchio del PAD. Premendolo si da il via a spettacolari acrobazie simili ai famosi “quick time event” di ShenMue. Attenti però, perché per portare a termine la mattanza il giocatore deve premere con il giusto tempismo i tasti che compaiono sullo schermo, altrimenti Kratos avrà la peggio contro i mostri! Già nel primo livello assistiamo un’ampia dimostrazione di quanto la scelta dei programmatori risulti azzeccata: Kratos volteggia in aria afferrando e scaraventando da un lato all’altro della nave le teste di Hydra, con una cattiveria e una perizia da manuale….
Non ci saranno solo orride creature da affrontare, infatti per portare a termine la missione di Kratos saranno molti gli enigmi da risolvere. Essendo il nostro eroe il prescelto degli Dei è chiaro che debba avere altre carte nel suo mazzo, oltre la forza bruta. Kratos può scalare ripide pareti balzando in ogni direzione con un’agilità da fare invidia all’uomo ragno, inoltre, proprio come in Prince of Persia, volteggia in aria appeso a funi e catene o cammina in bilico su strette travi, il tutto senza mai risparmiare qualche sonoro ceffone ai suoi avversari. Tra un’acrobazia e l’altra, aiutato da noi, dovrà spostare meccanismi di ogni sorta, risolvere puzzle e cercare chiavi nascoste.
Forte di un gameplay a metà tra Tomb Raider e Prince of Persia, God Of War è ambientato (come facilmente dovreste aver intuito dalla prefazione) nell’affascinante universo della mitologia greca.
Il gioco è strutturato come un classico action-adventure che riunisce a regola d’arte combattimenti, enigmi e esplorazione.
Kratos deve recarsi ad Atene per sconfiggere il Dio Ares e durante il viaggio dovrà combattere le orde demoniache del malvagio Dio della guerra avvalendosi di un paio di spade incatenate ai propri polsi. Tali armi ci consentono numerosi tipi di attacchi differenti, grazie ad un sistema di combo molto vario. In questo modo si può colpire i nemici a distanza piuttosto che in spazi più ravvicinati, lanciarli in aria e riprenderli al volo o addirittura farli roteare e lanciarli addosso agli altri! Proseguendo nell’avventura inoltre è possibile (nonché necessario) impadronirsi di una nuova arma, e imparare alcune tecniche magiche indispensabili per risolvere alcuni enigmi, o sconfiggere determinati mostri. Strappando la testa alla celeberrima Medusa ad esempio, guadagniamo la possibilità di pietrificare i nostri avversari, o grazie ai fulmini donati da Zeus, saremo in grado di scagliare saette per colpire nemici molto distanti da noi. Ogni arma o magia ottenuta nel gioco è inoltre potenziabile grazie ai globi rossi che si ottengono sconfiggendo i nemici, o aprendo specifici bauli nascosti. Proprio come in un RPG, è possibile assegnare questi globi alle abilità di Kratos come meglio crediamo. Facendo salire di livello i suddetti poteri, non solo si aumenta la loro forza, ma addirittura si aggiungono poteri ai nostri attacchi, facendo guadagnare nuovi tipi di combo alle armi, o attacchi magici ai poteri donatici dagli Dei.
Un’altra caratteristica fondamentale di GOW è il sistema di combattimento basato su alcune sequenze precalcolate. Infatti, indebolendo alcuni nemici, comparirà sulla loro testa il simbolo cerchio del PAD. Premendolo si da il via a spettacolari acrobazie simili ai famosi “quick time event” di ShenMue. Attenti però, perché per portare a termine la mattanza il giocatore deve premere con il giusto tempismo i tasti che compaiono sullo schermo, altrimenti Kratos avrà la peggio contro i mostri! Già nel primo livello assistiamo un’ampia dimostrazione di quanto la scelta dei programmatori risulti azzeccata: Kratos volteggia in aria afferrando e scaraventando da un lato all’altro della nave le teste di Hydra, con una cattiveria e una perizia da manuale….
Non ci saranno solo orride creature da affrontare, infatti per portare a termine la missione di Kratos saranno molti gli enigmi da risolvere. Essendo il nostro eroe il prescelto degli Dei è chiaro che debba avere altre carte nel suo mazzo, oltre la forza bruta. Kratos può scalare ripide pareti balzando in ogni direzione con un’agilità da fare invidia all’uomo ragno, inoltre, proprio come in Prince of Persia, volteggia in aria appeso a funi e catene o cammina in bilico su strette travi, il tutto senza mai risparmiare qualche sonoro ceffone ai suoi avversari. Tra un’acrobazia e l’altra, aiutato da noi, dovrà spostare meccanismi di ogni sorta, risolvere puzzle e cercare chiavi nascoste.
Spettacolo per gli occhi
Graficamente GOW è quanto di più spettacolare la PS2 ci abbia mai offerto. Ad onor del vero bisogna precisare che le inquadrature sono assolutamente precalcolate, è quindi impossibile spostare la telecamera per guardarsi intorno, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Questo “trucchetto” risparmia sicuramente problemi ai programmatori, che non devono preoccuparsi di molte cose, ma questo non toglie nulla al lavoro eccelso che hanno fatto. Inizio col dire che, anche se il gioco non possiede un selettore 50/60 HZ, la frequenza dello schermo è stata sistemata per le nostre televisioni, quindi fortunatamente il gioco non soffre dei problemi del formato PAL. Inoltre è possibile impostare l’immagine in 4:3 o 16:9 e scegliere se utilizzare o no l’anti-aliasing.
Tornando a parlare della realizzazione tecnica, il team di sviluppo ci regala delle ambientazioni curate in maniera davvero superba. Ogni stanza, ogni strada, ogni statua è stata realizzata in modo eccellente, rendendo le ambientazioni tutte molto varie e ispirate. Sui lussuosi pavimenti di marmo, così come nelle pozze d’acqua, è possibile notare i riflessi della luce e dei personaggi. Le texures sono tutte di buon livello, e realizzate con un’ottima scelta dei colori. I modelli poligonali che compongono le creature del gioco sono buone, anche se risultano certamente meno impressionanti del lavoro fatto per le ambientazioni, mostrando a volte poligoni un po’ grezzi soprattutto nelle giunture. Le animazioni di Kratos sono ottime, vederlo intento a nuotare, saltare, combattere e spostare enormi macigni a suon di calci senza mai fare una pausa, potrebbe suscitare nei giocatori più sensibili una sorta di pena per il poveretto, che diciamolo, si fa davvero un mazzo tanto per tutta la durata del gioco! Il lato positivo per compensare l’immane sforzo del povero protagonista, è sicuramente il sadismo e la cattiveria con cui si libera dei nemici…. Ad esempio spezzandoli in due a mani nude, o strappando loro le ali mentre li tiene fermi in terra con un piede sulla testa… notevole!
Per finire, il sonoro: la colonna sonora è decisamente azzeccata in ogni sua parte, proponendo al giocatori temi musicali molto adatti all’ambientazione di gioco, simili a quelli che si possono sentire nei colossal cinematografici del passato ad ispirazione mistico-bellicosa (dai “dieci comandamenti” a “Ben Hur” tanto per intenderci). Il doppiaggio è completamente in italiano, per altro eseguito in modo buono, sarà quindi un piacere (una volta tanto) sentire i personaggi del gioco parlare nella nostra lingua.
Graficamente GOW è quanto di più spettacolare la PS2 ci abbia mai offerto. Ad onor del vero bisogna precisare che le inquadrature sono assolutamente precalcolate, è quindi impossibile spostare la telecamera per guardarsi intorno, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Questo “trucchetto” risparmia sicuramente problemi ai programmatori, che non devono preoccuparsi di molte cose, ma questo non toglie nulla al lavoro eccelso che hanno fatto. Inizio col dire che, anche se il gioco non possiede un selettore 50/60 HZ, la frequenza dello schermo è stata sistemata per le nostre televisioni, quindi fortunatamente il gioco non soffre dei problemi del formato PAL. Inoltre è possibile impostare l’immagine in 4:3 o 16:9 e scegliere se utilizzare o no l’anti-aliasing.
Tornando a parlare della realizzazione tecnica, il team di sviluppo ci regala delle ambientazioni curate in maniera davvero superba. Ogni stanza, ogni strada, ogni statua è stata realizzata in modo eccellente, rendendo le ambientazioni tutte molto varie e ispirate. Sui lussuosi pavimenti di marmo, così come nelle pozze d’acqua, è possibile notare i riflessi della luce e dei personaggi. Le texures sono tutte di buon livello, e realizzate con un’ottima scelta dei colori. I modelli poligonali che compongono le creature del gioco sono buone, anche se risultano certamente meno impressionanti del lavoro fatto per le ambientazioni, mostrando a volte poligoni un po’ grezzi soprattutto nelle giunture. Le animazioni di Kratos sono ottime, vederlo intento a nuotare, saltare, combattere e spostare enormi macigni a suon di calci senza mai fare una pausa, potrebbe suscitare nei giocatori più sensibili una sorta di pena per il poveretto, che diciamolo, si fa davvero un mazzo tanto per tutta la durata del gioco! Il lato positivo per compensare l’immane sforzo del povero protagonista, è sicuramente il sadismo e la cattiveria con cui si libera dei nemici…. Ad esempio spezzandoli in due a mani nude, o strappando loro le ali mentre li tiene fermi in terra con un piede sulla testa… notevole!
Per finire, il sonoro: la colonna sonora è decisamente azzeccata in ogni sua parte, proponendo al giocatori temi musicali molto adatti all’ambientazione di gioco, simili a quelli che si possono sentire nei colossal cinematografici del passato ad ispirazione mistico-bellicosa (dai “dieci comandamenti” a “Ben Hur” tanto per intenderci). Il doppiaggio è completamente in italiano, per altro eseguito in modo buono, sarà quindi un piacere (una volta tanto) sentire i personaggi del gioco parlare nella nostra lingua.
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